Dalla laminazione con presidio alla laminazione in automatico: come nasce il treno di laminazione.

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I treni di laminazione per filo sono conosciuti nel mondo orafo per l’elevata produttività e l’alto rendimento.

Ciò che forse non tutti sanno è che questi macchinari non sono sempre stati così performanti come quelli odierni.

La costante ricerca e il confronto con il proprio target sono sempre state le chiavi di volta di Invimec. Anche negli anni 80, quando la produzione del settore orafo ha espresso nuove necessità, Invimec ha colto queste esigenze e ha lasciato il segno in questo momento storico con la progettazione e produzione di un’innovativa soluzione: il treno di laminazione.

Laminatoi e settore orafo negli anni 70-80 in Italia

La produzione orafa in Italia si sviluppa nel secondo dopoguerra e si concentra prevalentemente in tre città: Vicenza, Valenza e Arezzo.

Nel 1963 Invimec, situata nella periferia di Vicenza, inizia a progettare e sviluppare le prime macchine per la laminazione per il settore orafo, ma è tra gli anni 70 e 80 che la produzione dei primi laminatoi motorizzati viene ottimizzata ulteriormente.

I nuovi laminatoi orafi saranno in grado di:

  • ottenere una migliore qualità del filo;
  • garantire la ripetitività delle caratteristiche meccaniche del semilavorato;
  • velocizzare i processi produttivi.

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Questo punto è particolarmente importante: i passaggi di riduzione dello spessore delle lamine o di riduzione in sezione delle vergelle, ai tempi, venivano eseguiti manualmente da due operai dedicati alla produzione.

La velocità di inserimento quindi poteva essere ottimizzata al massimo, ma rimaneva comunque legata alla capacità umana degli operatori. Allo stesso modo, la qualità del lavorato era legata all’abilità dell’operaio ed era sempre presente la possibilità di un semplice errore umano.

I treni di laminazione per filo

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A metà degli anni 80, la produzione orafa italiana cresce rapidamente, tanto che l’Italia diventa il primo Paese per oro lavorato al mondo (circa il 25% della produzione mondiale).

In questo periodo, le richieste di mercato comportano il passaggio da una produzione orafa di tipo artigianale ad una di tipo industriale e settano nuovi standard in termini di quantità, qualità e velocità di produzione.
Non è più possibile fare affidamento alle sole competenze umane: serve qualcosa di più.
In risposta a queste nuove esigenze, Invimec progetta e realizza i primi treni di laminazione a filo automatizzati, segnando un cambiamento importante nel settore.

I benefici dei treni di laminazione per filo

L’introduzione di questo nuovo tipo di macchine porta ad innumerevoli benefici rispetto al vecchio sistema sotto diversi aspetti.

Produzione

  • Uno degli aspetti più interessanti è la riduzione dei tempi di lavorazione: la presenza di treni di laminazione infatti consente di effettuare più riduzioni di sezione di filo contemporaneamente;
  • Il numero di passaggi necessari a ottenere una dimensione specifica del filo è ridotto rispetto al vecchio sistema, rendendo le operazioni più veloci e immediate;
  • Anche il numero di operazioni di ricottura necessarie è inferiore e contribuisce alla riduzione dei tempi di lavorazione.

Area di lavoro

  • Un tempo i laminatoi prevedevano che filo e nastro circondassero il macchinario, occupando spazio e aumentando il rischio di infortunio tra gli operatori. I treni di laminazione, invece, permettono di mantenere la produzione all’interno della macchina, occupando meno spazio all’interno del luogo di lavoro e garantendo la sicurezza degli operai.

Qualità del filo laminato

  • La qualità del filo ottenuto è superiore e stabile nel tempo: l’automatizzazione diminuisce la possibilità di disattenzione da parte dell’operatore e in questo modo la qualità del prodotto finale è garantita meccanicamente;
  • Le perdite nel processo di lavorazione sono ridotte al minimo;
  • La flessibilità è una caratteristica importante nella produzione del filo e del nastro, ma un tempo non era semplice da ottenere. Il treno di laminazione permette di estrarre il filo o il nastro da delle teste intermedie per ottenere dimensioni diverse se necessario. Il tutto in totale sicurezza.

Operatore

Le innovazioni riguardanti il lavoro degli operatori sono particolarmente importanti, in quanto portano benefici non solo alla produzione, ma anche alla sicurezza della persona.

  • Con il processo di lavoro automatizzato non è necessaria la presenza di un operaio per tutto il tempo di lavoro. L’intervento umano è richiesto solamente all’inizio per inserire il filo o il nastro: la macchina si attiva autonomamente premendo un pulsante e si ferma a lavoro completato;
  • L’automatizzazione del processo non richiede interventi manuali, riducendo il rischio di infortuni sul luogo di lavoro;
  • Il treno di laminazione aiuta anche l’azienda ad avere un’organizzazione più agile del lavoro del team. Dal momento che il treno di laminazione è automatico, l’operatore può dedicarsi ad altre mansioni mentre il materiale viene laminato o profilato.

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In conclusione

Il mondo della laminazione è in continuo sviluppo: basti pensare che i treni di laminazione a filo un tempo erano pensati per le produzioni massive, mentre oggi sono considerati dei macchinari fondamentali e indispensabili anche nelle piccole e medie produzioni orafe e industriali.

Questo è dovuto al fatto che le esigenze del settore orafo e industriale cambiano di anno in anno e alcune sono completamente imprevedibili: ad esempio, grazie alla possibilità di svolgere il lavoro senza presidio, il treno di laminazione si è rivelato particolarmente efficace per il rispetto degli obblighi di distanziamento imposti dalla pandemia appena trascorsa.

La forza di Invimec è la volontà di non fermarsi mai, oltre alla capacità di prestare sempre ascolto alle richieste del mercato, offrendo la propria comprovata esperienza e il coraggio di innovare.